Desideri cambiare università ma temi di rallentare il tuo iter formativo? Quella relativa al trasferimento di università è una procedura semplice e veloce che ti consentirà di scegliere un nuovo ateneo o corso di laurea senza perdere gli esami sostenuti
Vuoi capire come funziona il trasferimento di università? Oppure sei già intenzionato a procedere ma non sai da che parte cominciare? Nessuna paura: ogni studente – che sia un giovane che non sa cosa fare dopo il diploma, un’aspirante matricola che ancora deve iscriversi all’università o un veterano del mondo accademico – può sentirsi confuso nel momento di prendere una decisione importante riguardo il proprio iter formativo e il rischio di commettere errori, specialmente quando a farla da padrona è la burocrazia, è sempre dietro l’angolo. Vediamo quindi di capire qualcosa di più sui cosiddetti trasferimenti universitari: gli step da seguire, le eventuali tasse da versare e la documentazione da produrre.
Trasferimento università: come procedere?
Cominciamo col dire che la procedura del trasferimento di università, di qualsiasi natura sia (scopriremo più avanti che non esiste un solo tipo di trasferimento!), varia in base all’ateneo dal quale ci si congeda e all’ateneo presso il quale ci si iscrive. In che senso? Molto semplice: ogni università ha il proprio regolamento che stabilisce tempistiche, costi, documenti e iter procedurali per portare a termine il trasferimento.
Quel che ti suggeriamo subito, quindi, è di leggere con attenzione i regolamenti della tua università e di quella nella quale sei intenzionato a iscriverti. Potrai trovare tutte le informazioni utili consultando:
- Manifesto degli studi dell’università;
- Segreteria studenti;
- Guida dello studente;
- Guida del corso di laurea prescelto.
Veniamo ora alle varie tipologie di trasferimento! Se quel che desideri è intraprendere un trasferimento interno, ossia cambiare corso di laurea restando nell’ateneo presso il quale sei iscritto dovrai:
- Essere in regola con i pagamenti relativi all’anno in corso e ai precedenti.
- Aver superato il test di ammissione, ove presente.
- Presentare istanza di trasferimento.
- Presentare un’autocertificazione o altra documentazione valida che attesti gli esami sostenuti, i crediti accumulati e i programmi degli insegnamenti seguiti.
- Pagare l’indennità di passaggio, tassa il cui importo varia a seconda dell’università.
Se invece il tuo obiettivo è cambiare università – sia che tu voglia frequentare lo stesso corso di laurea sia che tu desideri lanciarti in un nuovo iter formativo – andrai incontro a un trasferimento esterno ed è proprio su questa opzione che si concentrerà il nostro approfondimento.
Scopriamo ora insieme come potrai portare a termine, passo dopo passo, la procedura di trasferimento da un’università all’altra.
- In primo luogo dovrai capire quando richiedere il trasferimento. Solitamente gli atenei aprono la procedura tra agosto e settembre, con scadenza 31 ottobre e possibilità di posticiparla – previo pagamento di una mora – fino al 31 dicembre.
- Poi sarà necessario ottenere – ove previsto – il nulla osta dell’ateneo di destinazione.
- Quindi dovrai avviare la procedura compilando l’apposito modulo con i dati dell’ateneo nel quale ti trasferirai, gli esami sostenuti – che andranno in parte o del tutto riconosciuti – i tuoi dati anagrafici e, ove necessario, l’esito del test d’ingresso alla facoltà d’interesse, per poi riconsegnare il tutto in segreteria. Ricorda presso alcuni atenei è possibile ritirare la domanda entro sette giorni dal suo invio e che in molte università è possibile completare la richiesta di trasferimento online.
- Pagare la tassa di congedo il cui importo è stabilito da ogni singolo ateneo. Fai attenzione: una volta effettuato questo pagamento non potrai più usufruire dei servizi del tuo ormai ex ateneo, né sostenere esami nell’università di provenienza.
Rinuncia o trasferimento di università? Le differenze
Perché uno studente possa muoversi agevolmente nel mondo universitario tra burocrazia, scartoffie e regolamenti, è necessario, in primis, che abbia ben chiari alcuni concetti e, soprattutto, che conosca l’ampio ventaglio di possibilità e opzioni a propria disposizione.
Che stia valutando il trasferimento di università al primo anno o più avanti nel suo iter formativo, il corsista dovrà infatti conoscere la differenza tra:
- Trasferimento: come già detto, il trasferimento consiste nel cambiare università procedendo con l’iscrizione presso lo stesso corso di laurea oppure optando per un cambio di iter formativo.
- Passaggio di corso: è, a tutti gli effetti, la prosecuzione della carriera del corsista e consiste in quel provvedimento grazie al quale gli studenti già iscritti a un corso di studio possono iscriversi a un corso differente presso la stessa facoltà o in un’altra facoltà dello stesso ateneo.
- Rinuncia agli studi: il corsista che desideri interrompere gli studi può depositare istanza di rinuncia agli studi presso la Segreteria studenti della propria facoltà. Questa procedura è irrevocabile: il corsista perderà lo status di studente e la carriera sarà ufficialmente estinta, tuttavia potrà tornare a immatricolarsi in seguito (allo stesso corso di laurea o a un corso differente) richiedendo il riconoscimento dei crediti acquisiti. Ricordiamo inoltre che il rinunciatario non è obbligato a pagare tasse e/o contributi universitari di cui dovesse essere in debito.
- Sospensione del corso di studi: entro i tempi previsti per l’iscrizione, lo studente può presentare alla facoltà di appartenenza domanda di sospensione della carriera universitaria – per un lasso di tempo pari alla durata legale del corso di studi – per motivi di salute, personali o di studio.
- Recupero carriera decaduta o rinunciata: chiunque voglia recuperare una carriera universitaria interrotta per rinuncia o decadenza potrà farlo, immatricolandosi con abbreviazione di corso.
È importante sottolineare che tutte queste procedure valgono sia per i corsi di laurea triennali che magistrali e, in entrambi i casi, sono sottoposte a regolamenti che variano da ateneo ad ateneo, così come cambiano gli eventuali costi relativi ad ogni opzione.
Se hai intenzione di fare richiesta di trasferimento di università o se una delle soluzioni sopracitate fa al caso tuo, ricordati sempre di consultare la Segreteria studenti della tua facoltà o la Guida al corso di laurea dell’iter formativo che hai scelto per avere informazioni più dettagliate.
Trasferimento di università e riconoscimento degli esami
Una delle questioni più importanti da tenere a mente se si decide di effettuare il trasferimento da un’università all’altra è senza dubbio legata alla convalida degli esami sostenuti in precedenza presso un altro ateneo. Il riconoscimento della carriera pregressa è infatti un diritto degli studenti e consente loro di non perdere quella parte di formazione già completata, nel pieno rispetto dell’impegno e dell’investimento economico impiegati nello studio.
Di norma, per vedersi riconosciuto il lavoro già svolto in un’altra università, sarà necessario indicare con precisione, nel modulo di trasferimento/passaggio, gli esami sostenuti. L’ateneo nel quale ci si vorrà trasferire, quindi, dopo aver ricevuto la richiesta di valutazione preliminare dei CFU, la sottoporrà a un’apposita commissione di docenti che si riunirà per valutare quali esami riconoscere e se riconoscerne alcuni parzialmente, quindi solo per un certo numero di CFU. Le facoltà, infatti, pur essendo magari della stessa tipologia, presentano tra loro moltissime differenze e non è detto che agli esami vengano associati gli stessi programmi di studio e lo stesso numero di crediti: questo vuol dire che in alcuni casi, per vederti convalidato un esame, potrai dover dover svolgere un’integrazione che potrà consistere nello studio un argomento, di un libro o nello svolgimento dell’esame con un programma “ridotto”.
È bene ricordare che per ottenere la convalida degli esami – e quindi il riconoscimento dei crediti formativi accumulati – è necessario presentare idonea documentazione che comprovi il superamento degli esami per i quali si chiede la convalida (ad esempio fotocopia del libretto universitario, autocertificazione o apposita certificazione che riporti la data in cui si è sostenuto l’esame, il voto, i relativi crediti e il settore scientifico-disciplinare di pertinenza). L’ateneo d’arrivo, inoltre, potrà decidere di verificare il livello di preparazione conseguito nel corso di laurea di provenienza e, se necessario, assegnare allo studente uno o più debiti formativi che il corsista dovrà colmare una volta iscritto.
Anche per questa procedura suggeriamo a ogni studente di informarsi con cura presso la Segreteria Studenti dell’ateneo nel quale desidera trasferirsi poiché, come già detto, ogni università ha le sue regole.
Come funziona il trasferimento in un’Università Telematica
Sapevi che le Università Telematiche, proprio come quelle tradizionali, prevedono la procedura di trasferimento “in entrata e in uscita”? L’unica differenza a livello procedurale rispetto ai classici atenei in presenza consiste nel fatto che in un’università online tutti gli adempimenti burocratici necessari per ultimare il trasferimento di università saranno… a portata di click!
Per proseguire la tua carriera universitaria in un ateneo telematico ti basterà inviare il modulo online per richiedere la valutazione preliminare dei CFU e in breve tempo avrai tutte le carte in regola per procedere con l’iscrizione. In questa tipologia di università, infatti, proprio come è possibile immatricolarsi in qualsiasi momento dell’anno, anche trasferirsi sarà un gioco da ragazzi e non dovrai preoccuparti di perdere nemmeno un giorno di studio. Altrimenti, puoi richiedere assistenza per il trasferimento ai nostri Coach!

Particolarmente apprezzate dagli studenti lavoratori e scelte ogni anno da persone di tutte le età, le Università Telematiche offrono ai propri corsisti la possibilità di organizzare lo studio in maniera autonoma e si avvalgono dell’utilizzo di moderne tecnologie digitali per l’erogazione di videolezioni e materiale didattico interattivo. Agli studenti basterà accedere, mediante pc, smartphone o tablet, alla piattaforma e-learning dell’ateneo per poter studiare – quando preferiscono e in ogni luogo – per poi recarsi a sostenere gli esami in presenza nella sede più vicina dell’università prescelta. Seguire l’università senza frequentare è possibile, quindi, con gli atenei telematici riconosciuti dal Miur, ma questo non significherà meno impegno e costanza: il titolo di laurea rilasciato, infatti, ha valore legale ed è identico a quello che si può conseguire presso un’università di stampo classico; la qualità dei corsi erogati, inoltre, è garantita e costantemente valutata dall’Anvur.
Ecco quindi gli atenei presso i quali potrai chiedere il trasferimento se valuterai di avvicinarti al mondo dell’e-learning e proseguire i tuoi studi in un’Università Telematica.
- Università Telematica Pegaso
- Università Telematica Mercatorum
- Università Telematica San Raffaele
- Università Telematica Uninettuno
- Università Telematica IUL
- Università Telematica Giustino Fortunato
- Università Telematica Unitelma Sapienza
- Università Telematica Guglielmo Marconi
- Università Telematica Niccolò Cusano
- Università Telematica eCampus
- Università Telematica Leonardo da Vinci