Ci si può laureare in anticipo? La legge non è chiara in merito, ma possiamo comunque darvi alcuni consigli su come laurearsi prima del tempo richiesto dal regolamento di ogni facoltà universitaria.
L’Anno Accademico è legato al conseguimento di massimo 60 crediti formativi, ma è possibile conseguirne di più? Molti studenti si pongono questa domanda, poiché laurearsi in anticipo, soprattutto in questo periodo, permetterebbe ai neolaureati di entrare prima del previsto nel mondo del lavoro con notevoli vantaggi competitivi. Conseguire un numero maggiore di sessanta crediti formativi ad Anno Accademico significherebbe arrivare alla discussione di laurea prima delle tempistiche prefissate dalla normativa, e non essere più vincolati ai tre anni di una Laurea Triennale, ai due anni di una Laurea Magistrale o ai cinque anni di una laurea a Ciclo Unico.
I Crediti Formativi Universitari sono stati introdotti con il DM 509/1999. Sono utilizzati per misurare la mole di lavoro richiesta allo studente per le materie previste nel suo percorso universitario. Ogni credito formativo corrisponde a 25 ore di lavoro, comprese le lezioni, lo studio autonomo, i laboratori, gli stage, i tirocini e i seminari. Allo stato odierno dei fatti non è facile capire se sia possibile laurearsi in anticipo o meno, poiché la normativa non è abbastanza chiara. Come in molti altri casi di vuoti normativi italiani, è intervenuta la giurisprudenza per cercare di sviluppare dei precedenti e lanciare dei moniti al legislatore. Purtroppo, anche la giurisprudenza non è riuscita a fare granché, contribuendo a incrementare l’incertezza sul tema.
Per capire meglio i fatti bisogna ripercorrere brevemente i casi giurisprudenziali che hanno avvalorato e negato la possibilità di laurearsi in anticipo. Nel 2006, Alessandro Gravili, studente di Filosofia dell’Università del Salento, in due anni supera tutti gli esami ed ha anche la tesi pronta. La sua università, però, gli nega il nulla osta per la discussione. Il ragazzo salentino ricorre al Tar di Lecce, che gli dà ragione. Alessandro si laurea nell’ultimo giorno utile, con 110 e lode. L’Università del Salento fa appello al Consiglio di Stato che emette la sentenza definitiva, inoppugnabile: la laurea del ragazzo è valida a tutti gli effetti.
Sembrerebbe tutto chiarito, ma nel 2012 un altro TAR, quello del Lazio, nega la possibilità di laurearsi in anticipo a uno studente ventiduenne della facoltà di Giurisprudenza de La Sapienza di Roma. Il ragazzo aveva sostenuto ventinove esami con la media del 28,48 in due anni e aveva anche la tesi pronta, ma i regolamenti interni de La Sapienza non gli permettevano di laurearsi in anticipo. Di fronte a questa situazione, lo studente si è rivolto al TAR del Lazio che però gli ha dato torto, avvalorando i regolamenti interni de La Sapienza. La sentenza del TAR sottolinea che avrebbe potuto anticipare gli esami degli anni successivi solo dopo aver ottenuto il permesso dell’Università e sarebbe potuto giungere alla discussione di tesi anticipata solo con una media del 29, condizioni che lo studente non aveva soddisfatto.
Ultimo caso di record sul tempo minimo per laurearsi – stavolta a lieto fine – è stato quello capitato a Federica Lorenzetti, studentessa di Giurisprudenza. La ragazza – divenuta Dottoressa nel Giugno 2021 -, infatti, è riuscita nell’impresa di laurearsi in soli 3 anni e 6 mesi, al posto dei 5 canonici richiesti dalla Laurea in Legge. In quel caso la sua Università – la LUISS Guido Carli di Roma – non ha posto alcun veto come nei due casi precedenti, ma ha deciso di premiare l’eccezionalità della ragazza, capace di laurearsi in anticipo con un perfetto 110 cum laude.
Qual è dunque la risposta definitiva alla domanda: laurearsi in anticipo è possibile? Come abbiamo visto nei casi menzionati qui sopra, non è possibile dare una risposta certa. Il giudizio finale, infatti – come dimostra il caso dell’aspirante Avvocato della Sapienza di Roma – sembra essere demandato all’Università di appartenenza dello Studente. Prima di sostenere gli esami in anticipo, perciò, conviene chiedere informazioni alla propria università per capire se il regolamento interno spieghi qual è il tempo minimo per laurearsi e se contempli la possibilità di anticipare gli esami e di laurearsi prima del tempo. In caso di risposta negativa, potrebbe essere possibile sempre rivolgersi al TAR, ma non v’è certezza che la sentenza possa essere a nostro favore.
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