In cosa consiste la decadenza degli studi universitari? È possibile riprendere in mano il proprio iter formativo dopo? Dai subito una risposta a queste e molte altre domande leggendo il nostro approfondimento
“Cosa può accadere se smetto di sostenere esami per un certo periodo di tempo?“, “In quali occasioni può decadere il mio status di studente?“: questi sono solo alcuni dei quesiti che attraversano la mente della maggior parte dei corsisti alle prese con le prime esperienze nel mondo dell’Università.
Al giorno d’oggi scegliere un percorso formativo e portarlo a compimento non significa solo seguire lezioni, dedicarsi ai libri, superare con profitto le prove d’esame e giungere finalmente alla tanto agognata laurea, ma anche sapersi orientare con destrezza nel dedalo di regole, prescrizioni e adempimenti burocratici che caratterizzano qualsiasi esperienza universitaria che possa definirsi tale.
Ma veniamo al punto: in cosa consiste e cosa comporta la decadenza degli studi universitari? Per quanto tempo gli esami svolti restano validi? In quali casi uno studente fuori corso ha ancora la possibilità di riprendere in mano il proprio iter formativo? Scopriamolo insieme!
Decadenza studi universitari: di cosa si tratta?
La decadenza dagli studi comporta l’impossibilità di procedere con la propria carriera universitaria ed è, per definizione, la perdita dello status di studente che porta, di conseguenza, alla perdita degli esami sostenuti e delle tasse precedentemente versate.
In linea generale, il sistema universitario del nostro Paese prevede una regola in base alla quale lo status di studente universitario decade in caso non vengano maturati tutti i crediti formativi previsti dal corso di studi entro i termini prestabiliti.
Non rischiano invece la decadenza tutti quei corsisti che abbiano effettuato per tempo un trasferimento di università o corso di laurea e tutti gli studenti che abbiano superato la totalità degli esami di profitto senza però aver affrontato la prova finale: all’esame di laurea potranno accedere tutti – rinnovando l’iscrizione ove necessario – qualunque sia il lasso temporale trascorso intercorso tra ultimo esame e seduta di laurea.
Quando si decade dagli studi universitari? Le varie casistiche
Cominciamo col fare una doverosa premessa: la decadenza dagli studi universitari segue sì norme di tipo generale – ossia dipende dall’ordinamento del corso di studi prescelto – ma è di fatto regolamentata in modo differente da ateneo ad ateneo: va da sé, quindi, che tempistiche, condizioni e termini possono variare in base a quanto stabilito dai vari regolamenti delle singole università.
La decadenza inoltre, una volta accertata d’ufficio, viene automaticamente applicata alla carriera del corsista senza che questo gli venga comunicato in modo preventivo: è quindi compito di ciascuno studente consultare attentamente Manifesto degli studi e Guida al corso di laurea o, in alternativa, contattare la propria Segreteria studenti per capire bene le tempistiche alle quali prestare attenzione.
Quali sono, quindi, in base alla attuali indicazioni fornite dal sistema universitario italiano, i termini oltre i quali una carriera universitaria decade?
- Decadenza degli studi – vecchio ordinamento: gli studenti iscritti ai corsi di laurea del vecchio ordinamento, quindi ante DM n. 509/1999, possono incorrere nella decadenza degli studi quando siano trascorsi otto anni accademici consecutivi dall’anno dell’ultimo esame sostenuto (con qualunque esito, anche rifiutato o respinto) o dall’anno dell’ultima iscrizione in corso, se più recente. Questa regola – è bene ricordarlo – è valida indipendentemente dal fatto che abbiano continuato a pagare le tasse universitarie.
- Decadenza degli studi – nuovo ordinamento e lauree magistrali a ciclo unico: gli studenti iscritti ai cosiddetti corsi di studio riformati (siano essi corsi triennali, magistrali o magistrali a ciclo unico) possono veder decadere il proprio iter formativo in caso non riuscissero a ottenere il numero di crediti stabilito dall’ateneo di appartenenza – quindi variabile – entro il limite temporale prefissato da proprio corso di studi.
Decadenza dagli studi universitari: le deroghe
Sussistono eccezioni per le quali i tempi previsti per la decadenza studi possono variare, a prescindere dall’ordinamento. Queste speciali deroghe, tuttavia, non vengono concesse automaticamente: spetterà allo studente presentare richiesta alla Segreteria l’anno precedente a quello per il quale sarebbe previsto il termine di decadenza, mentre una speciale commissione si riunirà per valutare ed eventualmente accogliere la domanda.
Potranno fare domanda di tempi aggiuntivi:
- Studenti che siano in possesso dei benefici previsti dalla Legge 104/1992.
- Studenti invalidi (minimo al 66%).
- Studenti con diagnosi di disturbi di Dsa (Disturbo specifico dell’apprendimento).
Cosa fare quando decade lo status di studente?
A questo punto ti starai domandando cosa accade a tutti quegli studenti che, una volta abbandonata l’università per decadenza dagli studi, cambiano idea e decidono di tornare sui libri.
Chiunque sia incorso in decadenza potrà tornare a immatricolarsi – purché ne abbia i titoli – a qualsiasi corso di laurea (triennale o magistrale che sia) senza dover regolarizzare eventuali debiti pregressi. E tutto il lavoro svolto precedentemente? Per non perdere i crediti già acquisiti nella carriera interrotta e vederseli riconosciuti, del tutto o solo in parte, lo studente dovrà fare una richiesta di riconoscimento CFU che sarà valutata da una commissione del corso di laurea.
La differenza tra decadenza, sospensione e rinuncia
Ormai l’avrai capito: incorre in decadenza lo studente universitario che per lungo tempo non sostiene prove d’esame. Ma è possibile sospendere momentaneamente il proprio iter formativo o decidere di interrompere consapevolmente un percorso di studi, rinunciando alla carriera? Per rispondere a queste domande è utile introdurre i concetti di sospensione degli studi e rinuncia.
- Sospensione della carriera universitaria: il nostro ordinamento universitario prevede che gli studenti che ne sentano la necessità possano sospendere gli studi per un periodo di tempo limitato – di solito non inferiore a un anno accademico – per motivi che intralcino le attività di studio. Tra le motivazioni per le quali un corsista potrà richiedere la sospensione degli studi universitari troviamo la nascita o l’adozione di un figlio, gravi motivi di salute e/o infermità gravi e prolungate o assistenza a parenti non autosufficienti. Anche lo svolgimento del servizio civile, l’iscrizione presso Istituti di Formazione Militare, presso corsi di specializzazione, Master o Dottorati consentirà agli studenti di sospendere l’iter formativo, così come la prosecuzione degli studi in un paese straniero.
- Rinuncia agli studi: scegliendo la rinuncia agli studi, il corsista interrompe definitivamente la propria carriera, perdendo di conseguenza lo status di studente. Per lui sarà possibile tornare a immatricolarsi (allo stesso corso di laurea o a un nuovo percorso di studi) e ottenere il parziale riconoscimento dei crediti in precedenza accumulati.
La decadenza degli studi presso un’Università Telematica
La questione della decadenza, per uno studente universitario, è una bella “gatta da pelare”, così come tutti gli adempimenti burocratici di cui deve tener conto nel momento in cui decide di iscriversi all’università.
Tuttavia esistono degli atenei che fanno della tecnologia il proprio punto di forza, facilitando la vita degli studenti e consentendo loro di portare a termine qualsiasi tipo di procedura – dall’iscrizione alla domanda di tesi – mediante l’utilizzo di internet: stiamo parlando delle Università Telematiche.
Proprio come i classici atenei in presenza, anche le università online contemplano la procedura di decadenza, la differenza sta però negli strumenti che lo studente avrà a propria disposizione per tenersi informato e portare a termine la propria carriera universitaria.
Le università online si avvalgono della didattica a distanza, non prevedono test d’ingresso e consentono ai propri utenti di iscriversi in qualsiasi momento dell’anno. Questi atenei rilasciano titoli di laurea legalmente validi e garantiscono una formazione di qualità, sottoposta alle periodiche valutazioni dell’Anvur.
Allo studente basterà connettersi agli appositi spazi virtuali d’apprendimento per consultare documenti in formato digitale, vedere videolezioni, confrontarsi con i colleghi, chiedere supporto a professori e tutor e svolgere esercizi interattivi.

Ecco quindi tutte le Università Telematiche presso le quali potrai immatricolarti o magari, perché no, riprendere in mano una carriera decaduta.
- Università Telematica Pegaso
- Università Telematica Mercatorum
- Università Telematica San Raffaele
- Università Telematica Uninettuno
- Università Telematica IUL
- Università Telematica Giustino Fortunato
- Università Telematica Unitelma Sapienza
- Università Telematica Guglielmo Marconi
- Università Telematica Niccolò Cusano
- Università Telematica eCampus
- Università Telematica Leonardo da Vinci