La tua più grande passione è scoprire luoghi sempre nuovi e stare a contatto con le persone? Scopri subito come diventare accompagnatore turistico! Scegliendo questa professione potrai guidare i turisti alla scoperta delle meraviglie del tuo Paese, visitare nazioni straniere e vivere una vita all’insegna del viaggio
Se ti stai domandando come diventare accompagnatore turistico e non sai da che parte cominciare, in questo approfondimento troverai tutte le informazioni utili per muovere i primi passi nel ricco settore del turismo. Trovare un impiego in questo ambito – che impatta addirittura per il 13% sul Pil italiano! – costituisce per chiunque lo desideri una vera e propria fortuna. Sempre più giovanissimi infatti, specialmente nel post-pandemia, con la ripresa del business dei viaggio, stanno valutando di intraprendere studi universitari o corsi professionalizzanti per specializzarsi in una delle tante professioni turistiche e fare di spirito d’avventura, organizzazione, passione per i viaggi e contatto col pubblico il proprio pane quotidiano.
Come diventare accompagnatore turistico? Competenze e responsabilità
Le professioni del turismo, si sa, sono moltissime: dall’animatore all’agente di viaggio, passando per il tecnico delle attività ricettive, l’organizzatore di eventi e la guida ambientale, fino ad arrivare a tutti quei nuovi impieghi, figli della digitalizzazione, come il travel blogger e l’influencer turistico.
Per scoprire come diventare accompagnatore turistico, quindi, è in primis necessario capire in cosa consistano i compiti di questa figura, individuare le differenze sostanziali tra questa professione e quella della guida turistica e stilare un elenco di responsabilità e competenze da tenere bene a mente se si vuole entrare a far parte di questo affascinante mondo.
Cominciamo col dire che l’accompagnatore turistico è colui che guida i turisti (singoli o gruppi) nei loro viaggi, sul territorio nazionale o all’estero, occupandosi di tutti gli aspetti amministrativi, pratici, burocratici e organizzativi del soggiorno, dalla partenza all’arrivo, supportandoli nei vari spostamenti, creando itinerari ad hoc in base alle loro esigenze e programmando nel dettaglio ogni attività.
Differentemente dalla guida turistica – con la quale spesso lavora gomito a gomito – l’accompagnatore non è autorizzato a fornire ai propri clienti spiegazioni e/o nozioni di carattere storico-culturale, ma dovrà limitarsi a offrire informazioni utili o, al massimo, curiosità circa attività e luoghi d’interesse. Tra i compiti dell’accompagnatore turistico rientreranno quindi, ad esempio, la gestione dei trasporti e la prenotazione dei biglietti, la scelta degli hotel e delle strutture ricettive, l’organizzazione delle visite guidate, l’assistenza presso aeroporti e stazioni, il disbrigo di questioni logistiche di varia natura e, non ultimo, il supporto ai viaggiatori che dovranno essere soddisfatti e soprattutto tutelati a 360 gradi.
Gli accompagnatori – che lavorano perlopiù da liberi professionisti oppure alle dipendenze di un’agenzia di viaggi, di un operatore turistico o di enti pubblici e privati – dovranno necessariamente acquisire nel corso del tempo competenze tecniche e soft skills imprescindibili per intraprendere questo mestiere. Vediamone alcune:
- Grande passione per i viaggi e la cultura.
- Conoscenza delle lingue: dovranno infatti saper parlare almeno due lingue straniere fluentemente.
- Buon senso dell’orientamento: per destreggiarsi tra mappe, navigatori, guide e libri.
- Forte senso di responsabilità: ricordiamoci che da loro dipenderà il buon esito della vacanza!
- Ottime capacità organizzative: per gestire gruppi di persone a volte anche molto numerosi.
- Predisposizione al problem solving: per un accompagnatore turistico gli imprevisti sono all’ordine del giorno.
- Capacità di lavorare in squadra: come abbiamo detto, gli accompagnatori turistici lavorano spesso insieme ad altre figure professionali come ad esempio guide turistiche e interpreti .
- Attitudine alla socialità e alle relazioni interpersonali.
- Ottime capacità comunicative: questa professione richiederà quasi sicuramente di parlare in pubblico, la timidezza è quindi bandita!
L’esame di abilitazione e il patentino da accompagnatore turistico
Se dal punto di vista caratteriale senti di avere già le carte in regola per diventare un accompagnatore turistico, l’esperienza pratica non deve intimorirti: l’acquisirai col tempo, come in ogni professione. Quel che però non potrà mancare sin dagli esordi in questa nuova avventura, tuttavia, è il patentino da accompagnatore turistico.
L’abilitazione alla professione conseguente all’ottenimento del suddetto patentino è solitamente stabilita dalle amministrazioni regionali e legata al superamento di un esame. Gli aspiranti accompagnatori turistici infatti dovranno essere in possesso di un diploma di secondo grado (non necessariamente in ambito turistico) e affrontare due prove – una scritta e una orale – su varie materie tra cui annoveriamo la geografia, la tecnica dei trasporti, la normativa vigente in materia di turismo e alcune lingue straniere a scelta. Una volta superato l’esame e ultimata l’iscrizione all’albo regionale degli accompagnatori turistici, il professionista otterrà una licenza che dovrà essere rinnovata di anno in anno mediante il pagamento di una quota.
L’iter formativo per diventare accompagnatore turistico
Ora che hai capito come si diventa accompagnatore turistico, sei pronto per dare il via alla tua preparazione. Se l’esame di abilitazione ti spaventa, sappi che esistono moltissimi corsi di formazione pensati per fornire ai candidati tutte le nozioni utili al superamento della prova.
Se invece il tuo obiettivo è ottenere una laurea, il tuo percorso verso questa professione sarà facilitato! Scegliendo alcuni specifici corsi di studio, infatti, sarai esonerato dall’esame: i laureati in Lettere – più nello specifico in indirizzi di Storia dell’arte, Archeologia o equivalenti – e i laureati in Scienze del Turismo (o percorsi analoghi) avranno libero accesso alla professione e – solo in caso di specifici siti turistici – potrà essere loro richiesto di sostenere una prova di verifica delle competenze linguistiche e territoriali.
Studiare Scienze del Turismo in un’Università Telematica
Se vuoi avviare una carriera da accompagnatore turistico e hai deciso di farlo mediante un iter formativo universitario, cosa può esserci di meglio di una laurea in Scienze del Turismo?
Studiare e viaggiare sono, all’atto pratico, due attività che non sempre camminano di pari passo… ma non nelle Università Telematiche! Gli atenei online, infatti, si avvalgono di una metodologia didattica basata sull’autonomia dello studente, che è di fatto libero di accedere alle videolezioni e al materiale didattico interattivo in qualunque momento della giornata mediante apposite piattaforme e-learning via computer, tablet o smartphone.

Studiate su misura per chiunque desideri laurearsi senza per questo rinunciare ai viaggi, al lavoro o alla famiglia, le Università Telematiche rilasciano ai propri iscritti titoli di laurea legalmente validi, proprio come quelli dei tradizionali atenei in presenza. Gli studenti inoltre non dovranno rinunciare alla vita d’ateneo: potranno richiedere il supporto di colleghi, insegnanti e tutor con un solo click, svolgere esercizi interattivi da remoto e recarsi in sede solo per sostenere gli esami. Anche stage, workshop, tirocini e progetti internazionali saranno garantiti, proprio come garantita sarà la qualità della didattica, valutata periodicamente dall’ Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, a tutti nota col nome di Anvur.
Cosa aspetti? Se temi che le tue performance di studente possano calare a causa della tua grande passione per i viaggi, scopri subito l’offerta formativa delle Università telematiche: potrai optare per una laurea in Lettere oppure per questi percorsi in Scienze Turistiche:
- Corso di Laurea Online in Scienze del Turismo per il Management e i Beni Culturali eCampus (L-15).
- Corso di Laurea Online in Scienze Turistiche UniPegaso (L-15).