Che cosa sono le classi di laurea? E a cosa servono? Un articolo per spiegare come orientarsi al meglio nel sistema universitario italiano.
Se stai entrando nel mondo del sistema universitario italiano, ti sarà capitato di imbatterti nella dicitura “classe di laurea” associata ad un codice. Ma cosa sono le classi di laurea? In questo articolo spieghiamo di che si tratta, come leggere il codice e perché sono importanti, soprattutto per chi vuole diventare professore. Buona lettura!
Classi di laurea: cosa sono?
Quando parliamo di classi di laurea, intendiamo delle categorie formali e istituzionali utili a classificare i vari corsi di laurea. Ogni corso di laurea è associato ad una classe di laurea, che identifica un insieme di contenuti, profili ed obiettivi formativi.
Per esempio, tutti i corsi di laurea in Lettere, che corrisponde al codice L-10, devono presentare nel proprio piano di studi esami come Filologia classica, Linguistica italiana e Letteratura italiana. Per appartenere ad una determinata classe di laurea, quindi, un corso di laurea deve rispettare determinati criteri.
Perché esistono?
Ma perché esistono le classi di laurea? Ebbene, fino al 1999 tutte le facoltà di una determinata disciplina in Italia erano uguali fra loro, cioè presentavano tutte lo stesso piano di studi, con gli stessi esami e la stessa struttura stabiliti dalla legge. La riforma approvata, quindi, ha lo scopo di dare più libertà agli Atenei, che ora hanno sufficiente autonomia per proporre percorsi di studio unici e capaci di rispecchiare una certa visione della disciplina.
Le classi di laurea hanno valore legale, quindi nei concorsi pubblici si trova il riferimento ad esse e non ai singoli corsi.
Questo va sia a vantaggio degli Atenei, che possono differenziarsi gli uni dagli altri ed essere più competitivi fra loro (pur con lo stesso valore legale), sia a vantaggio dei futuri iscritti, che potranno quindi scegliere fra un ampio ventaglio di possibilità il corso di laurea a loro più affine. Per lo stesso motivo, un ateneo può proporre, all’interno del contesto di un solo corso di laurea, più curriculum differenti (cioè più “indirizzi”), tutti ugualmente validi.

Classi di laurea: l’elenco completo
Le classi di laurea sono:
- 43 triennali;
- 4 triennali relative a Professioni Sanitarie;
- 2 triennali relative a Scienze della Difesa e della Sicurezza;
- 94 magistrali;
- 1 magistrali a ciclo unico in Giurisprudenza;
- 4 magistrali relative a Professioni Sanitarie;
- 2 magistrali relative a Scienze della Difesa e della Sicurezza.
Fra le 94 classi delle magistrali sono contate anche le due lauree magistrali a ciclo unico di sei anni in Medicina e Odontoiatria e le cinque lauree magistrali a ciclo unico di cinque anni in Farmacia, Scienze della formazione primaria, Veterinaria, Architettura e Chimica e tecnologia farmaceutiche.
I corsi interclasse, invece, sono corsi il cui piano didattico soddisfa i requisiti di due classi diverse. Per esempio, il corso di laurea in Scienze politiche e delle organizzazioni è identificato dalle classi L-16 (Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione) e L-36 (Scienze politiche e delle relazioni internazionali). Lo studente, al momento della immatricolazione, deve indicare la classe nella quale vuole conseguire il titolo e può cambiare la scelta effettuata entro il III anno per la laurea, ed entro il II anno per la laurea magistrale.
Vuoi diventare insegnante? Info sulle classi di concorso
Se crescendo hai pensato all’insegnamento, devi tenere presente una cosa: è importante scegliere fin da subito una triennale, e poi una magistrale, la cui classe di laurea coincide con una o più classi di concorso nella materia che ti piacerebbe insegnare. Cosa significa?
L’altra funzione principale delle classi di laurea è di corrispondere alle classi di concorso. Le classi di concorso, infatti, identificano le materie di insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Ti facciamo un esempio: vuoi insegnare filosofia? La classe di concorso per insegnare filosofia è la A-19 Filosofia e Storia (infatti, se hai notato, tutte le professoresse di filosofia insegnano anche storia e viceversa). Per poter accedere alla classe di concorso A-19, è necessario essere in possesso di una laurea fra: LM 1-Antropologia culturale ed Etnologia, LM 50 Programmazione e gestione dei servizi educativi, LM 57-Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, LM 64-Scienze delle religioni, LM 78-Scienze filosofiche, LM 84-Scienze storiche oppure LM 85-Scienze pedagogiche.
Per accedere alle classi di concorso, infatti, l’importante è aver conseguito un prestabilito numero di CFU in un determinato ambito scientifico-disciplinare.
A che servono le classi di concorso?
La distinzione è utile perché non esiste un rapporto diretto e univoco fra diploma di laurea magistrale e abilitazione all’insegnamento della stessa materia. Come hai appena visto, si può accedere ad una stessa materia di insegnamento da più percorsi di laurea diversi.
Tuttavia, per accedere all’insegnamento, è necessario percorrere un iter complesso, per cui vi rimandiamo a Come diventare insegnante nel 2023: tutte le info.